Piani cottura elettrici, a gas o induzione
Quale tipologia di Piani cottura stai cercando? Ti guidiamo nella scelta del prodotto perfetto per te!
Piani cottura
📖 Miniguida all'acquisto
Piano cottura o fornello? Ciò che conta è cucinare!Di solito la domanda è “cosa bolle in pentola?”. É anche il caso di chiedersi però DOVE bolla la pentola.
Non esiste cucina al mondo che sia priva di piano cottura o fornello, che dir si voglia.
Solitamente si colloca ad incasso (o filotop, semifilo e più raramente in appoggio) sul top della cucina, sopra il forno e sotto la cappa.
In cucine lineari lo troviamo lungo un lato del perimetro; in soluzioni all’avanguardia che strizzano un occhio al design può trovare il proprio posto sull’isola al centro della stanza.
Per coloro che sono abituati a pranzare e/o cenare a casa, quest’elettrodomestico è di uso assolutamente comune e frequente. Ecco perché è proprio il caso di approfondirne la conoscenza.
Impariamo a conoscere i piani cottura in tutti i loro dettagli
Un dato è nettamente certo e inconfutabile: l’attrazione verso i piani cottura ad induzione è cresciuta esponenzialmente negli ultimi 5 anni e le ricerche online lo dimostrano alla grande.
Il più diffuso (ed economico) piano cottura a gas continua a cavalcare l’onda del successo da oltre un secolo, mentre il piano cottura elettrico si colloca come ibrido a mezza via tra i due sopraccitati.
Piano cottura a gas: la soluzione più economica e diffusa
Vero che l’induzione è sempre più richiesta, ma il piano cottura a gas domina ancora largamente nella stragrande maggioranza delle cucine italiane (e non solo), soprattutto nella versione da 4 fuochi, seppure esista ormai vasta scelta anche di piani cottura a gas con 5 fuochi (raramente si arriva a 6 in contesti domestici: solo per i veri amanti dei fornelli!).
Si trovano proposte adatte a tutte le tasche e che possono incontrare il nostro gusto estetico.
Il loro punto debole risiede nell’efficienza energetica in quanto la dispersione di calore è notevole, nonostante avere la fiamma a vista sia per molti un’abitudine da sempre oltre che un elemento intuitivo d’aiuto per comprendere la potenza del combustibile che stiamo impiegando e regolarla di conseguenza.
Piano cottura elettrico: il giusto compromesso tra gas e induzione?
I piani cottura elettrici, normalmente rivestiti in vetroceramica, presentano un’ulteriore distinzione: radianti o alogeni? I primi sono dotati di una resistenza elettrica che si riscalda, i secondi funzionano grazie a luci ad infrarossi.
La similitudine con l’induzione la si può individuare nella struttura e nell’estetica: sono piastre sostanzialmente piatte o quasi, facili da pulire ed anche sicure.
Come per il gas però, il dispendio energetico è alto e, seppure i piani cottura alogeni funzionino molto bene, le lampade richiedono di essere sostituite ed il costo può rivelarsi abbastanza proibitivo.
Si sa che per andare sul sicuro la scelta dell’acciaio inox è assolutamente perfetta ed ideale. La maggior parte dei piani cottura a gas in commercio sono realizzati in acciaio inox, perché si tratta di un materiale che garantisce resistenza, durevolezza e facilità di pulizia. Inoltre, il portafoglio non piange e l’estetica si presenta netta e decisa, senza fronzoli.
Se si punta però verso l’acquisto di un piano cottura davvero bello, la scelta dovrebbe ricadere sul cristallo. I piani cottura in vetro ammaliano l’occhio senza alcun dubbio grazie alla loro lucentezza ed al loro splendore e non serve troppo olio di gomito per mantenerli tali, ma solo l’adozione delle giuste accortezze.
➲ Come pulire un piano cottura in vetro? Armatevi di un panno soffice, acqua e aceto. Davvero nient’altro! In alternativa potete utilizzare anche un detergente adatto a finestre e box doccia, trattandosi appunto di cristallo. Per evitare aloni a seguito della pulizia è fondamentale passare il piano con pelle di camoscio per una corretta asciugatura.
➲ Come pulire un piano cottura acciaio? Oltre ad acqua ed aceto (e limone), utilissimi per pulire e sgrassare anche griglie e bruciatori, si può ricorrere pure all’aggiunta di bicarbonato e sapone se necessario. Come nella fase di pulizia di tutti i piani cottura, asciugatura compresa, è fondamentale utilizzare strumenti delicati come panni in microfibra. Sono ammesse spugnette metalliche, ma soltanto per la pulizia accurata delle griglie, se in ghisa.
Sempre in merito ai materiali, mai sentito parlare di fragranite? Praticamente impossibile! Franke ha ideato questo materiale composito (80% quarzo, 20% resina) con una favolosa texture molto piacevole al tatto ed incredibilmente durevole. La superficie è priva di porosità, dunque molto igienica ed il suo fascino è irresistibile. Ecco perché Franke, oltre ai più famosi lavelli, ha introdotto nel proprio catalogo anche delle collezioni dedicate ai piani cottura in fragranite.
E con la scelta dei colori come la mettiamo? I più richiesti sono bianco e nero, finiture mai banali e relativamente semplici da abbinare, senza sacrificare stile, eleganza e leggerezza.
Come capire su cosa orientarsi al meglio? Aiutandosi con l’arredo già scelto per la propria cucina e casa ed anche “accoppiando” il piano cottura con il forno e, perché no, con il lavello e la cappa cucina.
É sempre bene tenere presente che il bianco è un colore che amplia gli spazi, illumina, trasmette serenità e trasparenza. E’ sincero e molto luminoso; un piano cottura bianco non ha nulla da nascondere.
Un piano cottura nero dà sfoggio del suo carattere deciso e mostra subito la sua personalità. Come l’inox, anche il nero è un colore evergreen o, come si suol dire, che può “stare bene con tutto” e sta prendendo sempre più piede con la crescente diffusione dei piani cottura a induzione.
Indiscusso simbolo di eleganza e minimalismo in cucina, grazie alla sua forma piatta ed alle sue linee essenziali, il piano cottura induzione ha una storia ancora relativamente breve avendo fatto la sua comparsa sul mercato a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso. Nonostante ciò, esso attualmente è letteralmente sulla bocca di tutti: chi oggi cerca il fornello per la propria cucina, sicuramente cerca e si informa anche sulla possibilità di acquistare un fornello a induzione.
Come funziona il piano cottura a induzione? In modo molto semplice: esso si compone di bobine particolari che, nel momento in cui viene messo in funzione, creano un campo magnetico che genera calore.
E come mai questo elettrodomestico è così gettonato? Scopriamo subito vantaggi e svantaggi.
Piano cottura induzione: pro e contro
Il grande successo che sta avendo questa tipologia di piano cottura è certamente dato da molteplici vantaggi di cui si beneficia utilizzandolo:
- Raggiungimento della temperatura ideale in un lasso di tempo brevissimo;
- Garanzia di una cottura veloce e perfettamente omogenea;
- Altissimo rendimento senza dispersione di energia (dunque ottimi consumi);
- Raffreddamento rapido post spegnimento;
- Estrema semplicità nella pulizia e manutenzione.
A questo punto, esistono anche degli svantaggi? Giusto un paio, che è doveroso segnalare:
- Costo elevato rispetto alle altre tipologie;
- Necessità di pentole specifiche, realizzate appositamente per l’induzione;
- Elevato assorbimento di energia elettrica (occhio dunque alla potenza del proprio contatore ed all’utilizzo simultaneo di altri elettrodomestici!).
Curiosità: se cercate “piano cottura induzione classe a+++” sappiate che non otterrete risultati direttamente utili, in quanto la classe energetica è un indicatore facoltativo sui piani cottura a induzione e normalmente non viene indicata. L’efficienza energetica di una piastra a induzione è molto elevata e raggiunge facilmente il 90% rispetto all’equivalente a gas o elettrica.
Qual è al momento il piano cottura induzione migliore?
Non esiste e non può esistere una risposta assoluta ed obiettiva a questa domanda, in quanto persone diverse possono avere esigenze diverse.
Tuttavia, basandosi su dati di vendita degli ultimi anni e continuità degli stessi, oltre che su opinioni di esperienza diretta di utilizzo del prodotto, abbiamo un vincitore: si tratta del piano cottura induzione Siemens EX975LXC1E.
Piano cottura da 90 cm, misura che rientra tra gli standard per l’induzione, si dota della migliore tecnologia Siemens per poter soddisfare il consumatore che ricerca ottima qualità ed alte prestazioni.
Tra le sue funzioni e caratteristiche più interessanti troviamo:
- flexInduction, una zona di cottura intelligente che si adatta a grandezza e forma della pentola;
- Dual lightSlider, un pannello comandi completamente touch ed integrato sul piano cottura che permette controllo e regolazione perfetta, semplice ed intuitiva con un solo tocco;
- fryingSensor Plus, un sensore intelligente che segnala allo chef quando la temperatura ideale è stata raggiunta e che aiuta a mantenerla stabile, così da evitare il rischio di bruciature dei cibi;
- powerBoost, funzione che, se attivata, può aumentare la potenza di una zona ad induzione fino al 50%, riducendo considerevolmente i tempi di cottura.
Quali sono i brand più richiesti per il piano cottura?
Tutti i maggiori produttori di elettrodomestici (e talvolta anche di lavelli) realizzano piani cottura.
I più scelti su Vieffetrade sono Franke, Smeg, Electrolux, Whirlpool e Hotpoint Ariston.
➲ Chi si orienta su Franke apprezza la particolarità del piano cottura Franke in fragranite dotato di 4 fuochi FHTL 604 3G TC OA C, caratterizzato da importanti griglie in ghisa e da comodi comandi frontali. Il bruciatore a tripla corona risulta sempre di grande utilità ed efficienza grazie alla migliore possibilità di cottura omogenea e rapida dei cibi.
Il piano cottura tradizionale più amato è invece Franke FHMA 755 4G DCL XS C della linea Maris: dimensioni generose e spazio a 5 fuochi strategicamente collocati, questo elettrodomestico è bello e funzionale al tempo stesso. Non si percepisce la pesantezza della ghisa, grazie alle griglie solide ma snelle.
➲ Presente in lista anche Electrolux che viene particolarmente apprezzato per le sue proposte elettriche e a induzione. Si spazia dal più piccolo piano cottura elettrico a due zone di cottura (LHR3210CK, detto anche Domino) al comodo piano cottura induzione da 80 cm (LIL83443 e EIL83443). Tutto rigorosamente nero e tutto rigorosamente funzionale!
➲ Smeg non ha di certo bisogno di presentazioni ed offre una vasta gamma di soluzioni a gas, a induzione ed anche con cappa integrata. Il design è interamente Made in Italy e può adattarsi agli stili più svariati, dalla cucina classica e country a quella più moderna e tecnologicamente avanzata.
➲ Manca all’appello Whirlpool con il piano cottura induzione WB B4877 NE: apprezzato da molti per la sua semplicità ed essenzialità, non gli manca nulla di ciò che serve ad un piano cottura che si rispetti per poter essere considerato uno dei fiori all’occhiello di questo noto marchio. Permette l’installazione sia ad incasso che filotop ed è dotato delle funzioni complementari Booster e Regolatore di potenza, rispettivamente utili per dare una spinta ai tempi di cottura e per avere sempre sotto controllo i kW utilizzati.
➲ Hotpoint Ariston invece si presenta ancora con interessanti soluzioni alimentate a gas. Pensiamo al piano cottura PHN 960MST (AN) R/HA, raro esempio domestico a 6 fuochi progettato con grande accuratezza ed un ottimo bilanciamento tra bruciatori, griglie e spazi tra essi. Realizzato in laminato metallico color antracite, non ha nulla da invidiare a proposte di più alta gamma, come del resto il piano cottura a gas con 5 fuochi PPH 75G DF/IX che incontra le esigenze di chi cerca la via di mezzo tra i piani da 60 e i piani da 80 cm, senza rinunciare alla comodità di disporre di 5 fiamme.
Cerchi una soluzione speciale e fuori dal comune?
Pensavi che avessimo esaurito le proposte da mostrarti in merito a tipologie e tecnologie di piano cottura, vero? Invece no, ed eccole servite. Alcune ti stupiranno e potrebbero diventare la tua prossima scelta.
➲ Piano cottura misto
Se sei indeciso tra induzione e gas oppure se volutamente vuoi optare per una soluzione ibrida che ti permetta di disporre di più opzioni sullo stesso elettrodomestico, il piano cottura misto è proprio ciò che fa per te.
Si tratta di un piano cottura combinato, che solitamente si dota di due zone cottura a induzione e di due bruciatori a gas. Meno comune invece la combinazione con tre fuochi a gas e una piastra elettrica.
Ad ogni modo, l’ibrido funziona bene e suscita grande curiosità perché rappresenta la proposta ideale per lo chef più esigente che non vuole sentirsi limitato nella scelta del metodo di cottura migliore per le proprie ricette.
➲ Piano cottura con cappa integrata
Hai presente la lavasciuga che mette assieme in un unico elettrodomestico le funzioni di lavatrice ed asciugatrice? Ebbene, anche in cucina esiste ormai da qualche anno una soluzione innovativa che combina piano cottura e cappa aspirante (o filtrante): la base è costituita da un piano cottura perlopiù ad induzione (davvero rarissimi i casi con bruciatori a gas; le uniche proposte in tal senso provengono da Elica) in cui al centro, proprio nel cuore del piano, è installata una cappa che si integra perfettamente nel piano e nella struttura della tua cucina.
Installabile sia in modalità aspirante (fumi espulsi all’esterno) che filtrante (grazie all’impiego di filtri carbone l’aria viene purificata e reimmessa nell’ambiente), risulta essere una soluzione assolutamente moderna e completamente diversa dallo standard: i fumi non salgono verso l’alto per raggiungere una cappa installata sottopensile, a soffitto o ad isola, bensì vengono aspirati direttamente verso il centro del piano cottura, percorrendo molta meno strada e dunque “contaminando” il meno possibile l’aria della cucina.
Il costo non è irrisorio (si parte da 1.000 euro per le soluzioni più basiche), ma va comunque tenuto presente che si tratta di un elettrodomestico che ne integra ben due. Più che adatto per chi vuole avvalersi delle ultime tecnologie di cottura ed aspirazione in cucina e… Prendere due piccioni con una fava!
➲ Piano cottura angolare
Forse siamo più abituati a sentir parlare di lavelli angolari, ma è bene sapere che esistono anche i piani cottura ad angolo. Seppure siano poco considerati, essi costituiscono delle ottime soluzioni salvaspazio in quanto possono permetterti di sfruttare un’interessante zona ad angolo in cucina che, magari, potrebbe essere scarsamente utilizzabile altrimenti.
É bene precisare che possono presentarsi anche come vere e proprie scelte volute e mirate all’estetica e non soltanto “costrette” da una conformazione particolare e limitata della cucina.
Ciò a cui occorre prestare maggiormente attenzione è certamente l’illuminazione in quanto si sa che normalmente gli angoli possono presentarsi come zone tendenzialmente più buie della casa.
Il piano cottura angolare va pensato e scelto oculatamente per evitare errori e cadute di stile: o lo ami o lo odi, non esistono vie di mezzo.